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lunedì 27 agosto 2012

Son contento, ma ...

Foto auto celebrativa
Almeno il casco nasconde la mia faccia da culo
Sono contento, perché nelle ultime settimane questo mio piccolo spazio di sfogo personalissimo, è diventato frequentato e attivo con svariate centinaia di visitatori, (il record ieri con 667 visualizzazioni), fioccano i commenti e le discussioni tra lettori e il mio pensiero viene letto e condiviso in internet da chi la pensa come me, e sto scoprendo che non siamo pochi.

Forse sono andato leggermente fuori dai paletti che mi ero prestabilito riguardo alle critiche, soprattutto con l'ultimo intervento su Fuorigiri, che ammetto di aver scritto in un momento di nervosismo, ma del quale sottoscrivo ogni singola parola detta.

A questo punto però mi chiedo quanto peso abbia la polemica nel numero di visualizzazioni.

Da che mondo è mondo, lo scandalo e il trambusto attirano molta più attenzione della pacatezza e della serenità, su questo non c'è dubbio, e la riprova la troviamo proprio in Fuorigiri, dove Bobbiese sembra assetato di scandali, pronto a scatenare polemiche, pur di creare movimento e interesse.

E riflettendo su quanto io odi questo modo di fare, non posso non soffermarmi a pensare che io, pur non volendolo, ho fatto lo stesso.

Il mio intervento è stato ripreso e rilanciato da chi era indignato come me, montando ulteriormente una polemica che, a onor del vero è stata cercata con il lumicino, anche se non da me, ma non era quello il risultato che volevo.

Non volevo una sterile polemica, condita da insulti a questo o quello, volevo esprimere il mio malessere nei confronti di un modo di fare giornalismo che ritengo indegno, un giornalismo basato sulla contrapposizione: o sei con Rossi o sei contro Rossi, o parli bene di lui in trasmissione o non ci vieni più, (vedi Lucchinelli), o ami la MotoGP o la Superbike e via dicendo.

Ducati, Rossi e qualsivoglia argomento REALMENTE motociclistico, non era nemmeno considerato nel mio intervento.

Constatavo solo la realtà: nel programma di approfondimento giornalistico sul motomondiale di Mediaset, si cercano le polemiche per movimentare l'interesse intorno ad un campionato che è solo il pallido ricordo dello spettacolo che è stato negli anni passati.

Questo tipo di giornalismo CI fa male, ci divide in opposte fazioni che a lungo andare arrivano, come oggi, ad odiarsi e per quale motivo?

Non siamo tutti motociclisti o comunque appassionati di motociclismo? Allora perché non rispettare le idee altrui? Il rispetto reciproco abbasserebbe di gran lunga i toni di tutti, troveremmo punti in cui siamo concordi, senza bisogno di insultarci vicendevolmente per sentirci superiori ed è per questo che io non perdo mai l'occasione di dire che non sono un giornalista, ma un semplice scribacchino con tanto tempo libero, che non sono un esperto di motociclismo, ma un semplice appassionato, che non sono nemmeno bravo come motociclista, ma semplicemente adoro andare in moto pur essendo un cancello più fermo di quello del Paradiso che sta lì dall'inizio dell'Universo stesso.


Se vi sentite "tifosi di Valentino", cercate di capire come si sentono i "tifosi della Ducati" e viceversa, ricordatevi che le colpe non sono MAI da un solo lato in un rapporto finito male come quello tra Rossi e Ducati, quindi una parte della colpa, (e adesso non state a sindacare sulle percentuali), è anche di chi tifate, sia esso il pilota o la casa costruttrice.

Ricordatevi che Mediaset vende un prodotto, se il prodotto che vi vende non è di vostro gradimento, si faranno in quattro per aggiustare l'offerta e venirvi incontro, se invece di alimentare le polemiche che loro innescano, gli ridessimo in faccia e gli dicessimo che non è questo che vogliamo dal motociclismo, probabilmente ci sarebbe una gestione diversa del tutto, tale da venire incontro alle esigenze di un pubblico più maturo che non vive il motociclismo semplicemente al grido di "Rossi bollito!" o "Ducati moto di merda!".

Baci,
UsuL.

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