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mercoledì 9 maggio 2012

Capro Espiatorio?

Il ginocchio di Melandri "segnato" dalla parabolica di Monza
Stavo leggendo la notizia secondo cui la Infront, (la società che gestisce il campionato mondiale Superbike), non prenderà sanzioni dirette per Marco Melandri, reo di aver "ostacolato" l'avvio della seconda discussa manche a Monza, spegnendo il motore della sua BMW.
Comunque verrà escluso dalla "Commissione Sicurezza", che consiglia la direzione gara in fatto appunto di sicurezza per i piloti durante i week end di gara.

Non so a voi, ma a me sembra molto una presa di posizione "forte" con i deboli e "debole" con i forti da parte di Infront, che definisce Melandri "non più in grado di rappresentare il volere del'intera griglia di partenza".
Ma rappresentare il volere dell'intera griglia di partenza è quanto meno impossibile: si sapeva che i piloti inglesi, più abituati a situazioni critiche come quelle di domenica, avrebbero voluto correre, così come i piloti meno blasonati e con più voglia di competere a tutti i costi come l'ottimo Badovini o il giovane rampante di casa Althea Giuliano, avrebbero preso il via per dimostrarsi all'altezza e per giocare la carta delle condizioni particolari. La questione secondo me non è tanto "rappresentare il volere dell'intera griglia di partenza", quanto avere l'esperienza, la professionalità e la saggezza di comprendere quando in una determinata situazione è meglio rinunciare a gareggiare in favore della sicurezza.

Attenzione, qui arriva il vero punto focale della situazione per come la vedo io: correre in sicurezza.

A Monza infatti il problema non era la pista bagnata, ma il fatto che le gomme da bagnato non potessero reggere senza letteralmente distruggersi dopo pochissimi giri. Cerchiamo di capire quindi perché i piloti si sono trovati a dover decidere se partire o meno con gomme slick, (completamente lisce), in condizioni di pista umida e a tratti bagnata, piuttosto che partire con gomme da bagnato che dopo tre o quattro giri avrebbero letteralmente perso i pezzi.

Non è forse questo il problema vero?

La Pirelli ha spiegato che non c'erano gomme da bagnato abbastanza resistenti da poter sopravvivere ad un tracciato veloce come Monza, ma che al tempo stesso quello brianzolo è l'unico circuito dove questo problema si pone, quindi, pur sapendo di questa eventualità, non hanno prodotto una gomma da bagnato più resistente perché sarebbe stato l'unico circuito in cui utilizzarla e solo in caso di condizioni meteo molto particolari, guarda caso però esattamente quelle di domenica.

Quindi abbiamo "virtualmente" tre possibili imputati per una punizione:

1) Marco Melandri, che facendo quello che era chiamato a fare come commissione sicurezza, ha bloccato la partenza.

2) Pirelli, che pur sapendo che le loro gomme non erano adatte, non ha fatto nulla per cercare di porre un rimedio.

3) Infront, che sapendo dei gravi problemi di Pirelli, (il sabato era chiaro a tutti, anche a me che ero a bordo pista tra il pubblico), si è ostinata a spingere per lo svolgimento della gara. Con il risultato che alle prime due, e dico due, gocce di pioggia, la stessa è stata subito interrotta e annullata.

Indovinate un po' chi ne ha subito le conseguenze di questi tre? Non di certo la Infront che avrebbe dovuto recitare un mea culpa che avrebbe "leso la loro immagine", ma nemmeno Pirelli, il colosso dei pneumatici che investe milioni di euro nella SBK, ecco quindi che il cattivo è Melandri.

A questo punto mi chiedo sinceramente, da semplice osservatore esterno di questo meraviglioso mondo delle due ruote, se è il caso di avere una commissione sicurezza vera e non una commissione sicurezza che si comporti e decida come meglio crede la Direzione Gara, pena l'esclusione nel caso in cui questa non faccia quello che Infront vuole.

Se Pirelli avesse fornito pneumatici degni di girare a Monza in condizioni di semi asciutto o se Infront avesse avuto il coraggio di dire "con queste condizioni le gomme non reggono, meglio non rischiare", non ci sarebbe stato bisogno di un Melandri che spegne il motore in griglia e oggi non ci sarebbero tante discussioni, ma con il senno di poi son capaci tutti a dire la loro, me compreso, l'unico che ha preso una decisione immediata è stato Melandri e per questo ha pagato.

Baci,
UsuL.

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