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giovedì 5 luglio 2012

Valentino e l'Effetto Ducati

Valentino come appare dopo l'esperienza in Ducati
Ci avviciniamo al giro di boa di questa stagione 2012 della MotoGP e il mercato piloti impazza più che mai, quasi soffrisse dei colpi di sole di quest'estate torrida, ho pensato quindi di fare una piccola riflessione su Ducati e Valentino Rossi.


Alla fine della stagione 2010 il funambolo di Tavullia inizia la "sfida Ducati", tutti danno per scontato che per "sfida" s'intenda quella di rendere vincente la Ducati, dimenticandosi che la rossa di Borgo Panigale era già vincente.

Le dichiarazioni di Valentino erano come al suo solito incoraggianti e radiose, il suo capo tecnico Jeremy Burges si sbilanciava come non mai, arrivando a dire che non capiva come mai Stoner si lamentasse tanto: la Ducati si poteva regolare facilmente in pochi minuti. Dopo una stagione e mezza sta ancora cercando di regolarla, Jeremy ha uno strano concetto di "minuti".



A questo punto dopo 25 gare corse, (si fa per dire corse), in sella alla Ducatona, Valentino Rossi sembra non sapere più dove sbattere la testa: è vero che a sentire lui, a Borgo Panigale non stanno facendo quello che lui gli chiede, ma dai due secondi al giro che prendeva nel confronto con Stoner dei test di Valencia del 2010, ora è sceso a un secondo più o meno, troppo poco, veramente un miglioramento nemmeno degno di nota e nel frattempo sta obliterando tutto quello che denota e differenzia una Ducati da una qualsiasi giapponese, dalla richiesta di un telaio delta box, alla rotazione dei cilindri, al retro treno in alluminio, tutte questi sconvolgimenti voluti da Valentino non hanno portato risultati utili, manca solo, come per altro già ventilato dai commentatori di Italia1, che Ducati abbandoni la classica conformazione a V di 90° per copiare quella di Honda, poi togliamo il sistema desmodromico, la dipingiamo di giallo, la facciamo costruire in Giappone e siamo a posto!


Sembra una situazione senza via d'uscita, del resto Ducati deve venderle le moto, non esiste solo per fornire a Valentino una MotoGP con cui vincere e poter dire "E' stata dura, ma alla fine ho sviluppato una moto vincente", solo che vendere una Ducati è diverso dal vendere una qualsivoglia giapponese: non si vende sulla carta mettendo i cavalli sviluppati all'albero invece che alla ruota per farla sembrare più potente, si vende per l'appeal di una moto completamente diversa, un bicilindrico desmodromico, una filosofia di costruzione del mezzo che si distacca così tanto da quella imperante delle moto nipponiche, da diventarne il tratto distintivo che la rende desiderabile al di là della prestazione assoluta, sia che si parli di cavalli sulla carta, sia che si parli di velocità massima indicata.
Ducati ha un carattere del tutto suo ed è quello che la caratterizza, che la rende un marchio sognato e desiderato quasi come fosse la Ferrari delle due ruote, chiedete ad un bambino se preferisce una Ferrari o una Nissan GT-R, la Nissan potrà essere più veloce e meno cara della rossa di Maranello, ma il bambino risponderà sempre e solo: Ferrari.


Quando decidiamo di comprare una moto è il bambino che c'è in noi a parlare, prima delle statistiche di erogazione del motore pubblicate sulla rivista di turno e quel bambino urla Ducati, ma continuerebbe a farlo se quest'ultima venisse completamente stravolta per diventare una brutta copia di una Honda, solo per poter dare a Valentino una moto che sappia guidare?


E' per questo che al WDW, il raduno mondiale dei ducatisti, qualche fischio ha aleggiato nell'aria quando Rossi s'è presentato sul palco, ed erano pochi solo perché il grosso dei ducatisti più sfegatati non c'era sotto quel palco: erano altrove a fare festa tra loro, fedeli alla tradizione per la quale il WDW è un momento di ritrovo e fratellanza tra appassionati del marchio, non una vetrinetta mediatica per l'azienda o il pilota blasonato di turno.


Così torniamo al mercato impazzito di metà stagione, con un Valentino Rossi che qualunque scelta farà, sarà quella sbagliata: se deciderà di rimanere per "vincere la sfida Ducati", l'unico modo sarà quello di sviluppare una brutta copia di una Yamaha o di una Honda, metterci sopra la scritta Ducati Corse e farsi odiare da tutti quelli che amano la rossa di Borgo Panigale per quello che è, come me, se invece decide di lasciare lo farà da perdente, perché quella moto nelle mani giuste vinceva e l'anno prossimo, con uno Stoner appena ritiratosi al culmine della carriera, nessuno oserà sminuire le sue prestazioni in Ducati.


Ai sostenitori di Valentino a tutti i costi non rimarrà che fare come Nico Cereghini dal palco del WDW: parlare sempre e solo del sorpasso di Vale su Stoner a Laguna Seca nel 2008, l'unico e solo modo per dimostrare la superiorità assoluta di Rossi su Stoner dopo che il 46 nazionale avrà dimostrato che non è stato in grado di vincere, ma nemmeno di ben figurare, con la moto guidata prima di lui dal suo rivale australiano.


Baci,
UsuL

4 commenti:

  1. sempre ammirevole la "sportività" dei ducatisti. quindi ducati non ha alcuna responsabilità... si... hai/avete ragione! :D

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  2. Se leggi anche il resto del mio blog, vedrai che anche Ducati ha la sua parte di colpe dal mio punto di vista e comunque non è mai facile parlare a chi sostiene Valentino Rossi perché anch'egli non ammetterà mai che il suo idolo non sia in grado di guidare la Ducati: per lui nulla è impossibile :)

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  3. io sono tifoso italiano, quindi tifo ducati tanto quanto valentino e cerco di essere sempre il più obiettivo possibile... ma dire che non ha fatto passi avanti mi sembra una grossa castroneria... correggimi se sbaglio ma rossi prima che creare una moto vincente deve creare una moto guidabile e si, è vero che stoner è riuscito a farla vincere ma nel suo caso è davvero poco... perchè a parte lui nessuno l'ha fatta vincere quindi tanto di cappello a stoner ma il resto di piloti che ci sono saliti sopra non hanno fatto niente di che quindi forse è la moto che ha dei grossi problemi di guidabilità... a mio parere vale sta facendo dei grossi sforzi per farla diventare guidabile anche perchè sarebbe davvero assurdo credere che non lo stia facendo essendo abituato per anni a stare sopra... e per quanto mi riguarda dubito fortemente che ci si stanchi di essere il migliore!

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  4. iuhuuuuuu !!!! Valentino non c'è più !!!!!

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