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lunedì 16 luglio 2012

L'azzecca garbugli del mercato piloti

Parole dolci per convincerlo a restare?
Ci stiamo avvicinando inesorabilmente al giro di boa di questa stagione della MotoGP che vive sulle chiacchiere da bar a proposito di Valentino Rossi prima, e delle chiacchiere da bar sul "moto mercato" ora.


Visto che stiamo parlando di chiacchiere da bar, non potevo non sentirmi tirato in causa in prima persona, visto che il mio blog ne è l'apoteosi: scritto da un non addetto ai lavori, su quello che dicono i giornalisti più o meno credibili, e letto distrattamente da quattro affezionati gatti.


Sinceramente non vedo l'ora che il mercato dei piloti sia ben definito e si metta la parola fine a tutto questo carosello di ipotesi, colpi di scena, teorie strampalate e chi più ne ha più ne metta. L'unico mio dubbio è che quando non ci sarà più nulla da dire su chi guiderà quale moto l'anno prossimo, saremo costretti a parlare delle gare e questo vorrà dire parlare di aria fritta e riposini pomeridiani.


Andiamo però con ordine e non fasciamoci la testa prima del tempo, perché c'è molto ancora di cui parlare a proposito del moto mercato e io, che di mia natura sono uno di quelli che odia aspettare, non resisto più in questo clima di attesa: vorrei sapere come si muoveranno tutti i vari piloti per l'anno prossimo.


Ci sono due modi per riassumere la questione: uno veloce e uno più analitico.


Per quelli di voi che non hanno tempo e voglia di leggersi tutto la pappardella analitica, inizierò con quello veloce.


Una sella disponibile in Yamaha ufficiale contesa tra Spies, Dovizioso e alcuni vorrebbero che anche Rossi facesse parte dei pretendenti. Un paio di selle sulle Yamaha clienti del team Tech3, contendenti praticamente nessuno: sono riservate a chi perde il posto su quelle più blasonate. Da due a quattro selle disponibili per le Honda clienti, di cui una quella di Bradl abbastanza certa, le altre chi lo sa? Dipende tutto da come si mette per quelle ufficiali.
Ducati da tre a quattro selle in ballo, sempre che Valentino resti o vada e che Pramac ritorni o meno a schierare due moto, i pretendenti a quelle selle tra già seduti e quelli che gli altri vorrebbero ci si sedessero sopra sono parecchi, da Hayden a Crutclow, da Iannone a Redding, la confusione è tanta e tutto rimane fermo ad aspettare le decisioni dell'azienda per Pramac e di Valentino per le ufficiali.


Riassunto: a seconda di quello che Valentino decide, si muoveranno tutti di conseguenza, quindi finché lui non parla, tutto rimane possibile e impossibile allo stesso tempo, un po' come la meccanica quantistica e il suo "gatto di schrödinger", quindi potremmo chiamare questa fase del mercato piloti, il Paradosso del Gatto di Rossi.


Se, mio caro lettore, ti senti pronto ad una sfida alla noia e alla confusione generale, allora di seguito ho cercato di analizzare la situazione in modo più completo, sempre dal mio punto di vista: quello da bar.


Vediamo un po' cosa sappiamo per ora:


Honda


Per il team ufficiale i giochi sono fatti e finiti: i due piloti per la stagione 2013 saranno Pedrosa e Marquez, per i due team satellite invece, ancora non giungono notizie certe, ma personalmente credo che LCR si terrà stretto il giovane Bradl, il tedesco ha dimostrato di essere un esordiente di prim'ordine in MotoGP, veloce e costante sta diventando sempre più forte GP dopo GP, forse manca un po' di entusiasmo e un pizzico di spettacolo intorno al buon Stefan, ma dal punto di vista squisitamente professionale è uno dei migliori debuttanti degli ultimi anni.
L'altro team privato Honda è quello di Gresini, non si parla più di tanto del mercato piloti che lo riguarda, ma personalmente non credo che quello di Bautista sia un rinnovo scontato: tranne qualche picco Alvaro non sta poi facendo una stagione che farà parlare di lui negli anni a venire e credo che il tempo di dimostrare le sue capacità sia oramai passato. Gresini viene tirato spesso per la giacchetta dai giornalisti italiani: team italiano con sponsor italiano, ma senza pilota italiano, quindi nel corso di questi mesi se ne sono sentite di tutti i colori, compreso chi ci vedrebbe bene Valentino Rossi, ma Fausto non si sbottona molto e quindi non si sa nulla.
Comunque per quanto riguarda i team satellite, penso che saranno veramente gli ultimi ad avere delle certezze: dovremo aspettare che si occupino prima le selle ufficiali delle altre marche.



Yamaha


Il team ufficiale ha una sola certezza: Jorge Lorenzo, per la seconda sella i nomi in ballo secondo la stampa sono:

Spies, la riconferma del pilota americano sembra sempre più difficile. Non so perché Ben sia entrato in questa spirale di risultati pessimi e botte di sfiga, ma fatto sta che viene regolarmente battuto dalla Yamaha clienti di Dovizioso e questo non dovrebbe accadere, soprattutto con un Lorenzo strepitoso, ma unico alfiere Yamaha contro le Honda.



Dovizioso, il Dovi emigrato dalla Honda ufficiale dell'anno scorso ha avuto l'umiltà di andare nel team satellite della Yamaha, ha fatto il suo percorso di apprendimento per imparare a guidare una moto completamente diversa da quella che guidava l'anno scorso ed è tornato nelle zone alte della classifica, sia dei gran premi sia del mondiale. Sarebbe il compagno di squadra ideale per Lorenzo nel 2013, veloce e costante nelle prestazioni, ma senza grilli per la testa e pronto a giocare per il proprio compagno portando via punti mondiali agli eventuali avversari del prossimo campionato.


Rossi, ebbene si, la voce continua a circolare tra i giornalisti, non so quanto sia vera, non ho sentito una sola parola che possa anche minimamente confermarla, ma sta di fatto che anche dopo il Mugello ancora si parlava di lui in Yamaha. Ci credo? Non molto, ma sono solo un chiacchierone da bar e quindi non ne so abbastanza per dire la mia.


La sella della seconda Yamaha ufficiale quindi sembra che abbia tre pretendenti per ora, mentre per le due selle della Yamaha clienti del team Tech3 sembra che una sia già destinata all'inglese della Moto2 Bradley Smith, ma l'altra? Tutto dipende dai movimenti delle ufficiali come al solito, quindi si vedrà a giochi fatti.


Ducati


E qui iniziano i problemi, la confusione e il kaos. In questi ultimi giorni i pretendenti ad una sella in Ducati sono:


Valentino Rossi, rimane, se ne va, compra il team e poi lo chiude per il gusto di farlo? Nessuno sa nulla: Rossi è sempre stato bravo a mantenere il più stretto riserbo sulle sue intenzioni future, quindi tutto quello che si dice è solo speculazioni.


Hayden, forse in Ducati lo lascerebbero senza sella, giusto perché non sanno se Rossi rimane o meno, ma sta di fatto che Nicky è un pilota della Rossa di Borgo Panigale che ci mette impegno e cuore, il più amato dai tifosi Ducati più accaniti, lasciarlo a piedi sarebbe un brutto colpo dal punto di vista dell'immagine di Ducati e molti non ne sarebbero contenti. Hayden merita il rispetto del team, ma soprattutto della dirigenza.


Crutchlow, il pilota inglese attualmente in sella alla Yamaha Tech3 e compagno di squadra di Andrea Dovizioso, vuole una moto ufficiale e l'unica disponibile sarebbe quella Ducati. Molti tifosi ducatisti lo vedrebbero bene sulla Desmosedici per il suo stile di guida garibaldino, ma se Rossi rimanesse, prenderebbe il posto di Hayden e per quanto anche a me Cal piaccia molto, non sarebbe all'altezza di Nicky.


Iannone, questa è la classica "bomba dell'ultimo minuto", molti giornalisti l'hanno chiamato in causa come possibile prossimo pilota Ducati, se sia al fianco o al posto di Rossi non è dato sapersi, ma penso sinceramente che sarebbe un ottimo sostituto di Valentino: colmerebbe il vuoto come "pilota italiano del team" e porterebbe in eredità un discreto numero di sostenitori, penso che sia tra i papabili sostituti del funambolo di Tavullia, più che un possibile compagno di squadra. Sarebbe adatto alla Ducati? Ora come ora credo proprio di no: Iannone è un perfezionista quasi peggio di Valentino, salire sulla Ducati penso che lo porterebbe rapidamente a fare un infarto cardiovascolare multiplo dovuto allo stress nel cercare di mettere apposto ogni singolo piccolo aspetto del set up di una moto che va guidata più con la Fede che con la tecnica.


Redding, altro pilota inglese della Moto2 che molti fan vorrebbero su una Desmosedici, ma tra tutti i nomi in ballo sembra il meno realistico, sicuramente molti lo indicano come possibile pilota "rude" stile Crutchlow, ma ancora una volta mi chiedo se veramente è quello lo stile giusto.


Per quanto riguarda le Ducati private, il discorso di complica ancor di più: penso che il team AB Cardion del pilota ceco Abraham non si vedrà l'anno prossimo, sicuramente non con una Ducati, mentre per quanto riguarda la Pramac, team storicamente legato al marchio bolognese, sembra che Pernat sia deciso a mettere sul piatto un accordo per ritornare al vecchio progetto del team satellite di sviluppo moto/piloti, dando una maggiore importanza alla squadra privata, un po' come attualmente lavorano alla Tech3 per fare l'apprendistato dei probabili piloti per il team principale.
Il progetto di Pernat è sicuramente interessante e giusto: avere una squadra privata che fa da nave scuola per i giovani talenti che abbiano l'aspirazione di entrare nel team ufficiale e un'altra visione ingegneristica in grado di dare interpretazioni diverse per lo sviluppo della moto. Tutto sta a vedere se chi ha pianificato o sta pianificando le strategie aziendali del reparto corse per i prossimi anni, ha intenzione o meno di fare un accordo di questo tipo con il team Pramac.


Torniamo quindi al Paradosso del Gatto di Rossi di cui sopra: finché non parla lui, gli altri discutono, propongono e si propongono, ma nulla si muove e nulla viene firmato.
Una volta che Valentino svelerà i suoi piani per il futuro, allora vedremo tutti i tasselli del puzzle andare magicamente al loro posto, oppure se preferite, sarà un po' come il gioco della sedia: appena Vale sceglie la sua, sarà una corsa per tutti gli altri per potersi sedere su quella migliore tra quelle disponibili.


Alcuni di voi potrebbero ricordarmi che tra le MotoGP ci sarebbero anche le CRT, ma credo che non ci sia un solo pilota al mondo che al momento aspiri a guidarne una. Dopo il moderato entusiasmo iniziale, questa formula di MotoGP a basso costo si sta rivelando per quello che molti temevano sarebbe stata: un buco nell'acqua. Penso che scendere in pista insieme, (dire "contro" sarebbe azzardato), ai prototipi della MotoGP con delle finte Superbike depotenziate, sia quanto di più inutile si sia mai visto nel motomondiale. Fossi nei panni di un pilota della Moto2 o della MotoGP, piuttosto rimarrei in Moto2 o cercherei un ingaggio nel Mondiale Superbike: correre con una CRT dev'essere veramente frustrante. Quindi nel caso loro non si parla di posti disponibili, ma piuttosto di posti da evitare.


Baci,
UsuL


P.S.: Ci sarebbe anche l'ipotesi Bobbiese, ma mi vergognavo a citarla tra le possibili, magari poi si avvera e mi tocca rimangiarmi tutto, ma chiedere a Dovizioso: "Se Valentino si prende la seconda Yamaha ufficiale che vorresti tu, andresti al suo posto in Ducati?", mi sembrava veramente fuori luogo come quesito ad Andrea, sempre troppo buono per rispondere con un vaffa.

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