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sabato 14 luglio 2012

Crimine nel box Ducati

Fonti non bene identificate, probabilmente inventate da me, ma credibilissime, all'interno dei paddock del Mugello mi hanno svelato che ci sarebbe stata un'effrazione nel box del team Ducati Corse nella notte tra giovedì e venerdì.


L'agente incaricato delle indagini, tal Capirossi Loris, sta vagliando attentamente tutte le prove a sua disposizione, ma a quanto sembra il sospettato numero uno sarebbe il noto capo della Banda Bassotti, un certo P. detto "Carletto".
A quanto è stato reso noto, sempre in modo non ufficiale, il Carletto avrebbe forzato i box del team Ufficiale Ducati per prelevare notte tempo la moto numero 46, portarla nel box Pramac, scambiare le carenature e quindi rimetterla senza lasciare traccie al suo posto originale.
Ma il Carletto non si sarebbe limitato a questo: avrebbe anche prelevato la visiera del pilota spagnolo H.B., sostituendola a quella del casco del pilota italiano di Ducati: R.V.


In questo modo il povero R.V. si è trovato a guidare una Ducati che notoriamente non ha tutti i miglioramenti richiesti e in parte ottenuti dal pilota pesarese, ma non solo: avendo la visiera del pilota spagnolo, R.V. è rimasto stregato dal mirino inserito nella stessa, che il pilota del team Pramac utilizza normalmente per seguire la scia di piloti più blasonati. Sfortuna ha voluto che il buon R. abbia trovato di fronte a se la Ioda di un altro italiano P.D., in sella ad una CRT dalle prestazioni sicuramente inferiori a quelle che la Ducati del R. avrebbe potuto dimostrare. Stregato quindi dal mirino nel casco, R.V. ha iniziato a seguire il P. D. come fosse un ombra.


Questa ricostruzione, seppur non ufficiale, è l'unica che può spiegare il terzo posto della Ducati Pramac di B. contro il decimo della Ducati Ufficiale di R.

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