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lunedì 9 aprile 2012

Valentino si, Valentino no, il tormentone ammazza MotoGP

A questo punto penso che si possa tranquillamente dire che la questione Rossi-Ducati sia arrivata a toccare il ridicolo, non tanto per quello che hanno detto e fatto il pilota e il suo team, ma quanto per il fatto che giornalisticamente parlando è diventato l'unico spunto di discussione.
La ridicolaggine dei commenti post gara dallo studio sta toccando veramente i vertici del non senso, vediamo quello di cui avrebbero potuto parlare, ma che non hanno fatto per poter dedicare più spazio possibile alle seghe mentali su Valentino.


Innanzitutto Lorenzo: stratosferico, vince contro ogni pronostico, con un po' di fortuna e dimostrando maturità e acume tattico. L'anno scorso in studio si ricordava spesso e volentieri come la Yamaha fosse una moto vincente perché così l'aveva sviluppata Valentino, ma ora che è un'altra Yamaha? Semplicemente si glissa, non possono più dire che se vince è merito della moto sviluppata da Rossi, magari dovrebbero ammettere che anche lo scorso anno se andava bene non era per merito del 46 nazionale, anche se non mi stupirei se Bobbiese venisse fuori con la teoria che in realtà questa mille altro non è che la M1 mille di Valentino Rossi dell'era pre-800, tenuta in naftalina e pronta per essere usata in tutta la sua bellezza.
Spazio dedicato a Lorenzo nella discussione post gara? Il tempo dell'intervista e poi via, a parlare di Valentino.
Passiamo a Stoner: ha sorpreso tutti, è arrivato terzo, ma non ha fatto una piega, anzi sorrideva e quando Porta gli ha chiesto come mai non fosse arrabbiato, si è limitato a rispondere, sorridendo, che in quelle condizioni fisiche ha fatto la miglior gara possibile, forse una delle sue migliori di sempre per quanto soffriva.
Ma non erano proprio gli scienziati del post gara che ci raccontavano quanto Stoner fosse debole di carattere, insofferente verso qualsiasi cosa che non renda perfetta e facile la sua gara? Sarà la paternità, ma di sicuro non credo che sia la mammoletta che se la fa addosso che hanno sempre descritto, ma anche qui tempo dedicato: l'intervista post gara e poi via a parlare di Valentino.
Infine Pedrosa: secondo, costante, ci ha creduto sempre, non ha mollato mai, sereno e concentrato sorrideva anche lui al parco chiuso mentre al microfono di Beltramo spiegava che aveva sbagliato nel momento in cui si era fatto sorprendere da Lorenzo, che avrebbe dovuto passare Stoner prima che Jorge lo prendesse, sorpasso che non ci hanno fatto rivedere nemmeno una volta e che meritava di essere visto e studiato, (del resto non è un sorpasso fatto da Rossi quindi non è nulla di che per loro), considerazioni su un Pedrosa che ha dimostrato che anche quest'anno ci crede? Nessuna, non c'è tempo: bisogna parlare di Valentino.
Potrei andare avanti citando un Crutchlow quarto dopo una splendida bagarre con il nostro Dovi suo compagno di squadra. Cal arriva dalla Superbike come Spies, ma a differenza di Ben non ha vinto il mondiale SBK, si è limitato a prendere al volo il treno per la MotoGP, criticato da chi diceva che un pilota Superbike per giunta non iridato, sarebbe stato tritato nel super competitivo mondo della MotoGP, si, certo, infatti ha staccato il terzo tempo in qualifica e si è portato a casa il quarto posto assoluto in gara, sono sicuro che ne avrebbero parlato, se solo non avessero dovuto parlare di Valentino.
Avessero menzionato una sola volta quanto Hayden ci ha messo l'anima per portare a casa quello scarso sesto posto a fine gara. Lo si vedeva quelle rare volte in cui veniva seguito dalla regia: ha combattuto come un leone contro quella stessa moto che ha regalato una prestazione ridicola al suo più blasonato compagno di squadra, sua prima guida, che sulla carta, come giustamente diceva Lucchinelli, dovrebbe dargli la paga.
Ha lottato come un vero pilota dovrebbe fare, senza se e senza ma, mettendoci tutto se stesso per arrivare davanti a chiunque avesse a portata, chi se ne frega se era la lotta per il sesto posto e non per la vittoria, denti stretti e giù! Per fortuna Hayden era vicino a Beltramo mentre questo parlava con Guareschi e, visto che Valentino si stava ancora sbollendo, hanno trovato il tempo di fargli dire due parole, tra una considerazione e l'altra con Vitto a proposito di ... Valentino.



Complimenti alla redazione di Italia 1, loro si che sanno come tenere vivo l'interesse e variegato il programma di approfondimento su Valentino, ops, sulla gara di MotoGP che accidentalmente coincide con il fatto che corre Valentino Rossi, corre, si fa per dire corre.


Baci,
UsuL, (un po' acido lo so).

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