Un omaggio dei fan del DiPillo Nazionale |
Lo so, sono scomparso nel nulla, peggio di Stoner a fine stagione, ma il grande passo dell'acquisto della casa, l'enorme passo del trasloco e l'epico passo della quotidiana lotta con la moglie per l'acquisto, la disposizione e sopratutto l'utilizzo dei mobili, mi ha completamente distratto dai miei "doveri" di inutile scribacchino.
Ora che si scaldano i motori per l'inizio di una nuova stagione di competizioni, mi sono imposto di tornare a scrivere!
Carne al fuoco e cose di cui parlare ce ne sono tante che forse me ne dimenticherò più d'una, ma volevo ricominciare il mio piccolo rito di aggiornare il blog con un piccolo annuncio: quest'anno cercherò di parlare il meno possibile della MotoGP.
Il motivo è semplice: sono arrivato alla conclusione che per quanto mi riguarda la massima serie è diventata aliena, oppressa da costi astronomici, gestita da marketing men della pubblicità che manco sanno come sia fatta una moto e definitivamente distaccata da tutto quello che può essere considerato "emozione" e "spettacolo". Sono curioso di vedere Marquez, ma per il resto sarà una noia come appassionato motociclista e un sudario da via crucis come ducatista.
Mi concentrerò quindi sulla Superbike, che di novità ne ha molte: il debutto della Panigale, il ritorno alla cabina del commento di Giovanni Di Pillo sul canale SKY Eurosport, l'approdo della Superbike su Italia1 e quindi la nuova "grande visibilità" che porterà più spettatori con un commentatore tecnico d'eccezione: il campione in carica, Max Biaggi, la nuova gestione del progetto Ducati-SBK ora affidato al team Alstare di Francis Batta, in realtà un ritorno visto che Batta iniziò proprio con Ducati nel 1995, ma oltre alle novità ci sono anche i pretendenti al titolo che sono molti, da Carlos Checa rivitalizzato dalla 1199 a Marco Melandri che scalpita per vincere il titolo perso l'anno scorso, ma non dimentichiamoci di Sykes secondo l'anno scorso per mezzo punto e la sua Kawasaki che promettono scintille viste le prestazioni dimostrate nella seconda metà del campionato2012. Altri nomi da tenere d'occhio sono quelli dei piloti del marchio Aprilia: la casa di Noale vorrà dimostrare che il titolo di Max non è arrivato solo grazie alle doti del campione romano, ma anche per una moto superiore alle altre e parlando di Aprilia c'è una certo Davide Giugliano che con il team Althea dopo il travagliato divorzio dalle rosse di Borgo Panigale, approdano alle nere di Noale, sicuramente Davide e il suo team vorranno dimostrare che Ducati ha perso qualcosa.
Insomma temi "caldi" di cui parlare ce ne sono molti e sicuramente non si limiteranno solo ai rilievi cronometrici dei distacchi tra Marquez e Lorenzo, secondo me gli unici, con qualche sporadica apparizione di Pedrosa, a giocarsi il titolo MotoGP. Valentino sarà il grande Valentino quando andrà discretamente e sarà il traumatizzato Valentino quando andrà meno bene, comunque avrà solo pregi e nessuna colpa come al solito, mentre Ducati non esisterà, quasi peggio degli ultimi due anni.
A presto per il primo vero post del 2013 ...
Baci,
UsuL
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