Niente più emicranie dall'anno prossimo per Rossi (Credit derapate.it) |
Il comunicato è ne più, ne meno di quello che mi aspettavo da un'azienda seria e sempre molto rispettosa dei suoi piloti: lineare, asciutto, senza accuse o altro, scritto con la mano ferma e decisa di chi ha già metabolizzato le delusioni in pista, e fuori, di un rapporto di collaborazione che non sarebbe mai andato a buon fine.
Visto che siamo al Bar Sport non farò come i giornalisti professionisti che scrivono due righe e poi copiano incollano il comunicato per scrivere il pezzo: i quarantenni con panzetta e birra alla mano, seduti al tavolino del Bar Sport, non leggono agli altri cosa c'è scritto sul comunicato stampa, ne parlano dicendo le loro castronerie ed è quello che voglio fare anche io, ma se proprio volete leggerlo integralmente lo trovate nel sito ufficiale Ducati a questo indirizzo: Comunicato Stampa Ducati.
A questo punto c'è da dire una cosa, e cioè che personalmente ho la sensazione che ci siano in realtà due Campionati Mondiali MotoGP: quello che si corre in pista e quello che si racconta al di fuori di essa.
Mai come in questi ultimi anni, quello che si corre in pista è noioso e spesso quasi scontato, di sicuro senza una vera lotta sportiva, ma solo un confronto tecnologico misurato con il cronometro e non con il coraggio e lo stile di guida dei piloti, mentre quello che si corre al di fuori, tra i commenti in televisione e le parole scritte su giornali e blog, è sempre movimentato e pieno di colpi di scena.
E' così che oramai stiamo vivendo la MotoGP: una gara a chi la spara più grossa e ci azzecca, un confronto su chi ha la percezione personale delle vicende tecniche e umane dei piloti che sia più condivisa dal totale degli appassionati e vince chi convince di più i tifosi su quello che pensa stia succedendo.
La sfida tanto conclamata di Rossi per rendere vincente la Ducati è stata la prima azione di convincimento della stampa: Ducati già vinceva con Stoner, non c'era nulla da salvare a Borgo Panigale, mentre Rossi aveva scelto di imporre a Yamaha un aut aut: o io o Lorenzo e a Iwata avevano scelto Lorenzo, quindi lui non aveva più una sella ufficiale per il 2011 se non quella di Ducati e se vi vengono a dire "Si, ma vinceva solo con Stoner", beh, mi spiace dirlo perché stimo sinceramente il talento di Rossi, ma vuol dire che Stoner è meglio di lui se, a parità di moto, è riuscito a vincere in sella alla Rossa, laddove Valentino arrivava quinto o sesto trenta e passa secondi dopo il primo, che spesso era proprio quello stesso Stoner, che su una moto così diversa dalla sua Desmo Sedici, era ancora lì, sul podio.
A questo punto il discorso è sempre quello: Rossi non ha voluto, saputo o potuto modificare il suo stile di guida per riuscire a vincere con Ducati e parallelamente Ducati non ha voluto, saputo o potuto modificare così radicalmente se stessa per poter vincere con Rossi. La ragione sta nel mezzo, senza se e senza ma, perché l'anno prossimo si sprecheranno quelli che continueranno a dire che Rossi in Ducati ha fatto la figura del pallone gonfiato, tutto chiacchiere e niente risultati, come se solo il passato sportivo di Ducati contasse per vincere, e quelli che metteranno in croce Ducati perché non sa fare una moto competitiva, visto che Rossi non ci ha vinto sopra, come se solo il pilota e il suo passato blasonato contassero per vincere.
Il 2013 è già ora, nelle parole di Guido Meda a proposito del divorzio tra Rossi e Ducati di qualche giorno fa:
I rischi stanno piuttosto nella possibilità che la M1 lasciata nel 2010 non sia più la stessa moto che Valentino rimpiange e che i segni delle botte, quelle vere e quelle spirituali, prese con Ducati abbiano inciso il pilota.
In Mediaset stanno già preparando le scuse per giustificare Valentino Rossi se non sarà campione del mondo 2013 o peggio, se non riuscirà ad essere competitivo nemmeno su una Yamaha, perché l'importante per la MotoGP moderna non sono i risultati in pista, a prescindere dal pilota o dal mezzo: l'importante è che Valentino sia Valentino, perché senza di lui, ci hanno detto fino alla nausea, non c'è il vero spettacolo della MotoGP ed è per questo che, con tutto il rispetto e l'ammirazione che ho per Valentino Rossi, non vedo l'ora che si ritiri dalla massima serie, anzi, che si ritiri dal motociclismo: per non avere più la sensazione che quelli che gareggiano in MotoGP sono solo dei fantocci messi lì per essere sorpassati e battuti da Rossi, e con il timore che Valentino passi alla Superbike e sentire in televisione, (e di riflesso nei bar sport di tutt'Italia), che il Re del motociclismo va a rendere professionale e competitivo il campionato di serie B che noi motociclisti appassionati amiamo tanto e spesso preferiamo a quello che loro ci raccontano essere la massima serie.
E ora, visto che il Bar Sport in realtà è casa mia, il caffè devo ordinarmelo, farmelo e servirmelo da solo, quindi vi auguro una buona giornata e meditate gente: la MotoGP si corre in pista, non nei commenti dei giornalisti, ne tanto meno nelle chiacchiere dei blogger come me, usate la vostra testa, rispettate tutti, piloti e moto, e cercate di vivere in modo sano ed educato la passione delle due ruote che per noi motociclisti è rispetto reciproco con il sorriso nel casco e le dita della mano sinistra che salutano quando ci si incrocia per strada, lasciate le guerre d'opinione e il tifo da stadio a chi segue il calcio.
Baci,
UsuL
già che ci sei al bar fatti un bel paio di averna così vedrai ancora meglio quel catenaccio rosso e potrai sognare di parlare di una moto.....
RispondiEliminaSe definisci la D16 un catenaccio, se te quello già ubriaco, rossi merda
RispondiEliminaEcco che arrivano i tifosi di calcio che pensano di poter parlare di moto.
RispondiEliminaUn adesivo 46 giallo sulla vostra FIAT Multipla per fare di voi dei motociclisti. :)
Rispettare gli altri è un concetto che forse non vi entra bene in testa e il rispetto passa innanzitutto dal coraggio di mettere il vostro nome al posto di "Anonimo" e poi per quello che scrivete.
Buona serata ad entrambi.
da manuel tintarella brusaporco
RispondiEliminaciao hai visto questo link??
http://www.facebook.com/manuel.brusaporco/posts/4434033211235?ref=notif¬if_t=feed_comment
usul mi diverte sempre leggere i commenti dei fans di rossi che oggi bollano la ducati come un catenaccio. a pare che catenaccio credo non sia visto che la moto di quest'anno è stata realizzata in gran fretta visto che rossi non ha voluto saperne della gp0 (che con barberà è sempre piuttosto veloce in prova) e con cui un pilota sicuramente valido ma nn trascendentale come hayden va discretamente. io ricordo quando nel 2010, dopo la deludente stagione di rossi che sbottava contro la yamaha e contro lorenzo scappava in ducati e i giallini farneticavano del matrimonio eccezionale e vincente e io ero visto come un coglione quando argomentavo dei perchè rossi non combinerà niente e che la ducati non è un fulmine di guerra in mano di chiunque e tantomeno non lo sarà in mano all'invincibile (per i giallini) rossi... e adesso loro stanno li a parlar di catenacci..
mah... par di sentir parlare dei parlamentari...
cmq spero che nn te la sei presa a male che ti ho detto che se mai per miracolo mi risvegliassi domani mattina coi miliardi metterei in piedi un team con moto kawasaki :D e che le verdissime moto di akashi mi son sempre piaciute. e comunque ti dirò che per non correre il rischio che il mio team e i miei piloti siano trattati da lebbrosi dalla stampa italiana per non sbagliarmi li farei correre nella superbike e nell'endurance. e naturalmente standotene al bar sport vedresti su eurosport sfrecciare le kawasaki verdi e nere con la scritta TEAM BRUSAPORCO che giganteggia sulla carena e la bandiera disegnata sul serbatoio al tourist trophy
ciao ciao
bandiera dipinta sul serbatoio sarà la bandiera a scacchi simbolo appunto del mio ipotetico team :)
RispondiEliminamanuel tintarella brusaporco
RispondiEliminaneanche farlo apposta dovizioso ha firmato per ducati...
:(
(se hai fb aggiungimi che magari si riesce a chattar di moto :DD )