Pagine

mercoledì 8 agosto 2012

Petrucci Iannone - Scintille digitali

L'immagine al centro della controversia
In un primo momento avevo deciso di "ignorare" il battibecco che c'è stato in forma telematica tra Iannone e Petrucci, ma visto che ho notato che c'è chi ha cercato con google indizi su quello che è successo, (approdando nul mio blog, solo Google sa perché), ho cambiato idea e ve la racconto.

In realtà non c'è molto da dire, ma comunque ecco cos'è successo: Petrucci tre giorni fa, parlando con un amico su Twitter, gli chiede di mettere con photoshop un numero su una carena, perché a quanto pare questo migliora le prestazioni, la reazione di Iannone è rapida, voi vi chiederete ... perché?

Iannone in quei giorni aveva appena finito di provare la Ducati MotoGP al Mugello e si era così tanto esaltato che aveva cambiato la sua immagine del profilo di twitter, mettendo il primo piano del muso della Ducati ufficiale non so se di Rossi o Hayden, ma solo dopo aver cancellato il 46 o il 69 e messo il suo 29.

A questo punto è ovvio che Iannone abbia pensato ad una frecciatina nei suoi confronti, anche considerato che i due si giocano un posto sulla Ducati dello Junior team l'anno prossimo, probabilmente insieme a Redding.

Petrucci cade dalle nuvole ai primi interventi di Iannone, spiega che si trattava di una battuta riferita ad un loro amico che corre con loro nelle mini moto e che lui non c'entra nulla.

Da quel momento scambi di frecciatine e messaggi tra l'ironico e il caustico tra i due rampolli italiani, che sembrano lanciati in una sgomitata "virtuale" per mettersi in cattiva luce l'un con l'altro.

Fin qui i fatti, tutto il resto sono supposizioni e ipotesi, ma quelle le lascio ai giornalisti veri, io mi limito a notare che forse uno scambio di messaggi privati tra i due, o meglio ancora una birretta al bar insieme, avrebbe risolto tutto ed entrambi avrebbero fatto una figura migliore: azzuffarsi su twitter in diretta nemmeno criptata come farebbe la RAI per la F1, non è proprio il massimo dello stile.

Ancora una volta, oltre che in pista, dovrebbero imparare da Valentino Rossi, lui twitter lo usa, per la gioia di tutti i suoi tifosi che così hanno l'impressione di far parte della sua vita, ma si guarda bene di parlare di qualsiasi cosa seria che riguardi se stesso o il suo lavoro, simpatico e presente con foto di record alla playstation o degli amici, ma mai e poi mai nulla che riguardi le gare: lui sa bene che tutti lo vedono e c'è sempre chi è pronto a sfruttare, analizzare o fraintendere ogni parola che incautamente gli dovesse sfuggire in rete.

Baci,
UsuL

Nessun commento:

Posta un commento