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martedì 24 aprile 2012

La Superbike del futuro?

La scorsa settimana leggevo un interessante articolo in cui si parlava delle novità per il futuro della Superbike: un'unica gara più lunga al posto delle due manche e il rifornimento e cambio gomme, che saranno sperimentati in due gare del 2013.
Che la Superbike debba cambiare format e passare ad una gara unica la domenica credo che sia la scelta più giusta da un punto di vista televisivo e quindi di appeal per gli sponsor, che sia il momento giusto per mettere in programma certi cambiamenti così radicali? Credo proprio di si: pensare ora vuol dire sperimentare nel 2013 e applicare nel 2014, quindi in quello che dovrebbe essere il primo anno senza Valentino Rossi o l'ultimo con, (comunque non credo che il funambolo di Tavullia arriverà in sella ad una MotoGP nel 2015), vorrà dire intercettare investimenti diversificati da parte delle case motociclistiche, visto il trend in discesa della "classe regina" è già palpabile all'inizio di quest'anno con un 46 in difficoltà che toglie spettatori.


Quello che non mi piace per nulla è l'idea del pit stop.


La Superbike rischierebbe di diventare una specie di Formula1, in cui strategie di cambio gomme, errori nella corsia dei box e scelte errate sul momento in cui rientrare, diventano parte integrante e troppo spesso imperante nei successi e nei fallimenti dei piloti.
La SBK è bella anche perché i piloti non si risparmiano, non guardano al tatticismo della gara: giù la visiera e dentro di gas spalancato, almeno finché le gomme tengono e poi spera di tenerla in piedi.


Rifornimento in gara, cambio gomme sono cose che non vedo nel motociclismo, se non in gare di endurance e sembra che alla Infront vogliano creare un ibrido tra un Gran Premio e una Endurance: più corto, e quindi più vendibile alle TV di una Endurance, ma più vario e con più variabili in gioco di un Gran Premio e quindi possibilmente meno noioso della MotoGP di oggi.


In questa formula c'è un errore di base: le gare sono già abbastanza vive così come sono, anzi, il fatto di limitarsi ad un'unica manche dovrebbe spingere a giocarsi ancora di più il tutto per tutto: oggi un errore nella tattica di gara uno ti permette di capirlo, mettervi riparo e giocarti altri punti importanti in gara due, ma con un'unica gara tutto questo sparisce: i punti in palio son lì, sono di più, ma un errore non si recupera, la scelta della gomma sbagliata, (come per Checa domenica scorsa), non è un piccolo passo indietro in classifica, ma potenzialmente un grande balzo.

In Superbike hanno veramente bisogno di stravolgere così tanto la formula?

Non voglio pensare che siano così miopi da voler cambiare per "staccarsi" dal format del classico Gran Premio a favore di una MotoGP, pensando di offrire così un pacchetto "alternativo" e non "antitetico", penso che questo sia proprio il momento giusto per affondare il coltello, per dare alle case costruttrici una valida alternativa all'impegno in MotoGP, non diversa, ma migliore.



Baci,
UsuL


P.S.: Potete anche commentare, mica vi sgrido!

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