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venerdì 27 aprile 2012

Il Re è tornato, lunga vita al Re?

Quando non si ha nulla di meglio da fare ...
In questo pomeriggio denso di aspettative, i supporter di Valentino Rossi stanno stappando bottiglie di champagne, brindando al ritorno del Re delle piste, che pur segnando il secondo posto nelle prove libere appena disputate, ha comunque messo la sigla "Ros" al primo posto della classifica per parecchio tempo.

Ma siamo sicuri che possiamo già festeggiare?

Credo proprio di no e lo dico con la tristezza di chi vuole la Ducati vincente, non di certo con la gioia di chi vuole solo essere l'ennesimo detrattore di Valentino Rossi.

Vediamo di capire perché frenare gli entusiasmi di oggi pomeriggio.

Valentino ha girato con il secondo miglior tempo in 1:51:440, con pista bagnata, l'anno scorso le prove si sono svolte sull'asciutto, mentre la gara fu bagnata, quindi prendiamo in esame il miglior tempo della gara, su pista bagnata che guarda caso è proprio di Valentino Rossi ed è 1:48:753, al quarto giro quindi con serbatoio pieno, non il miglior momento per registrare un giro veloce, (il consumo delle gomme da pioggia rende difficile fare tempi veloci con il serbatoio scarico), quindi Rossi oggi è stato quasi 3 secondi più lento dell'anno scorso.
Da questo possiamo capire che la sua prestazione non è stata eccezionale come sembrerebbe dai semplici dati cronometrici e in Ducati lo sanno bene.
Molto probabilmente gli altri piloti di punta non hanno forzato più di tanto, con condizioni così incerte, una pista bagnata, ma non fradicia, una pioggia leggera e non scrosciante, pongono un problema di uso razionalizzato delle gomme a propria disposizione, ricordatevi che non hanno gomme infinite: "bruciare" delle gomme il venerdì vuol dire non averle a disposizione la domenica e purtroppo le gomme rain nelle condizioni di oggi tendono a consumarsi troppo in fretta perché la pista non è così bagnata da evitarne il surriscaldamento.
E' più probabile che il lavoro di oggi sia stato di affinamento delle moto nell'eventualità che il meteo di domenica sia simile a quello di oggi, anche se si parla di una pioggia più intensa per la gara, quindi non si è cercato la prestazione cronometrica assoluta, ma solo la strada giusta nel set up della moto in vista della gara.

Se non bastasse questo a placare gli animi esaltati pronti a tatuarsi un nuovo 46 sul corpo, possiamo comparare anche i risultati delle prove libere dello scorso anno e di quest'anno: Valentino Rossi era terzo nello stesso turno di prove del 2011, salvo poi arrivare quinto a più di un minuto dal vincitore.

In Ducati non c'è da festeggiare, solo da stare testa bassa e lavorare, domenica sarà tutta un'altra storia e vi posso assicurare che non ci sarà nessuno ansioso quanto me di vedere una Ducati sul podio, ma è meglio non festeggiare troppo presto.

Baci,
UsuL

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